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Commenti dell'Autore

Chiarificazioni e note aggiuntive relative al libro

Nota Biografica

Il materiale della Parte Prima ha le sue origini nelle mie annotazioni su come Magdaleine Yvonne Combe insegnò pianoforte alle nostre figlie. Ella fu una discepola di Debussy e lo aiutò a trascrivere le sue nuove composizioni mentre lui suonava al pianoforte. M. Combe eseguì quel fantastico Secondo Concerto per Pianoforte di Saint Saens con il compositore a dirigere. Qualsiasi pubblico presenziasse ai saggi dei suoi allievi, in special modo quando suonavano Debussy, rimaneva ipnotizzato.

  Questo libro doveva essere scritto: senza di esso la sua morte avrebbe privato questo mondo di un'arte senza prezzo.

  Sono nato a Taiwan nel 1938, cresciuto in Giappone (dal 1945 al 1958) per poi spostarmi negli Stati Uniti nel 1958. Ho ricevuto una Laurea in Fisica dal Rensselaer Polytechnic Institute (Troy, New York) ed un Dottorato in Fisica dalla Cornell University. Ho iniziato a prendere lezioni di pianoforte nel 1950.

  La base per scrivere questo libro ebbe origine per caso nel 1978 quando portai una delle nostre due figlie a lezione di pianoforte da Magdaleine Yvonne Combe. Poco potevo sapere che ciò avrebbe cambiato la mia vita, una esperienza unica. Dopo pochi anni di lezioni le nostre figlie facevano progressi ad una velocità incredibile, cosa che mia moglie ed io attribuivamo (sbagliando) alla loro intelligenza. Durante questa lezione giunse il momento di scegliere un nuovo pezzo di musica, così l'insegnante tirò fuori questo logoro libro con tutti i possibili pezzi ordinati per livello di difficoltà. Magdaleine Combe disse "Scegli quello che vuoi !!!" e mia figlia sfogliò tutto il libro, dai facili ai difficili, cercando ciò che avrebbe potuto piacerle. Non riuscii a fare a meno di interferire chiedendo: "Non dovrebbe restare al suo livello di difficoltà?" L'insegnante sorrise compiacente con mia figlia e le disse "La difficoltà non è un nostro problema, vero?"

  Fui talmente imbarazzato dalla mia ignoranza palesata e sbalordito dalle implicazioni di ciò che disse che stetti zitto per il resto della lezione ed ebbi successivamente delle lunghe conversazioni con le mie figlie su questo argomento. Successivamente decisi di prendere nota di come funzionava questo sistema di insegnamento. Mi ci sono voluti circa quindici anni di ulteriori osservazioni, confronti, e ricerca per rendermi conto che la maggior parte degli insegnanti non insegna il metodo di studio e del perché.

  Ho anche imparato ad accordare il pianoforte da autodidatta perché non avevo i soldi per pagare un accordatore. Siccome nè io nè mia moglie abbiamo l'orecchio assoluto, deduco che le nostre figlie lo abbiano perché il nostro pianoforte era sempre accordato da quando nacquero.

Uso del libro

Se si ha un insegnante, si usi il libro come testo integrativo per imparare a suonare il pianoforte. Se non si ha un insegnante, si scelga un qualsiasi pezzo che si vuole imparare (che sia al proprio livello tecnico) e lo si inizi a studiare usando i metodi qui descritti; i metodi sono sistemati grossomodo nell'ordine in cui se ne ha bisogno quando si incomincia a studiare.

  In ogni caso (con o senza un insegnante), si legga tutto il libro velocemente la prima volta, iniziando dalla prefazione che fornisce una rapida visione d'insieme. Si salti qualunque sezione che si pensa essere irrilevante o troppo dettagliata; non si provi a capire o ricordare ogni concetto - lo si legga come un romanzo di fantascienza, pricipalmente per divertimento - si vorrà solo abituarsi al libro ed avere una qualche idea di dove vengono trattati alcuni argomenti.

Infine, si leggano quante Testimonianze si trovano interessanti. Poi si ricominci da dove si pensa il libro fornisca il materiale necessario nel proprio caso; la maggior parte delle persone avrà bisogno di leggere tutta la Parte Prima, Sezioni I e II. Dopo si potrà saltare verso gli argomenti specifici applicabili alla composizione che si sta imparando. Se non si ha idea di quale usare, questo libro porta vari esempi, dal materiale per principianti (Parte Prima, III.18) a quello di livello intermedio; quindi, alla prima lettura, si tenga d'occhio dove sono questi esempi e/o suggerimenti.

Flessibilità dei metodi

Studente: "Trovo ancora difficile resistere alla tentazione di suonare a mani unite alla velocità finale, perché voglio disperatamente fare musica e non suonare insiemi paralleli o ripetere un passaggio venti volte. Lo trovo particolarmente difficile, sebbene intellettualmente so che arriverò più rapidamente a suonare bene il pezzo (a mani unite alla velocità finale) usando il metodo di Chang piuttosto che la mia via di mezzo tra intuitivo e contro-intuitivo. Trovo difficile resistere alla tentazione."

Commento di Chang:"Non c'è niente di male nel farlo [nel suonare a mani unite alla velocità finale, ndr]. Il mio "metodo" si basa soprattutto sul concedere libertà di iniziativa. Si faccia ciò che ci si sente di fare: fa parte del processo di apprendimento. Non si può imparare senza correre il rischio di fare degli errori. Il mio libro non è una rigida pedagogia autoritaria, ma è solo un insieme di suggerimenti da cui ognuno si può ritagliare ciò che funziona meglio per sè. Troppe persone leggono il mio libro e provano a seguirlo parola per parola, non era nelle mie intenzioni."